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Visualizzazione dei post da febbraio, 2023

Cenere alla cenere

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  Una minaccia che viene da lontano. Un menico dal passato oscuro e tragico. La saga di Aba Abate si intreccia a quello del commissario Mike Balistreri in un romanzo esplosivo. Aba Abate, nome in codice Ice. Una doppia vita che corre su binari paralleli. Da un lato la quotidiana finzione con la sua famiglia, convinta che lei sia soltanto un'impiegata e una mamma come tante; dall'altro un lavoro in cui cammina incessantemente sul filo del rasoio. Aba è una donna normale, ma Ice è una spia dei Servizi segreti italiani. E queste due donne hanno una sola cosa in comune: un segreto del passato da tenere sepolto a qualunque costo. Per vent'anni, infatti, Aba ha finto di non conoscere Johnny Jazir e di non averlo mai amato. Ma ora lui è morto e lei ha sulla coscienza la sua fine. Per trovare un po' di sollievo da un dolore insostenibile, Aba si concentra sulla sua famiglia. E continua a servire il Paese con tutta se stessa. La minaccia che deve affrontare ora si cela dietro la...

LA GIOSTRA DEL PERDONO

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  La nevicata del febbraio del 1956 è un evento che difficilmente i Romani dimenticheranno. E se mai accadesse basterebbe ascoltare la canzone di Mia Martini e vedere i filmati dell'epoca per capire quello che avvenne. Ben ha fatto l'autrice ad ambientare questa quarta avventura del Commissario Agostino Clodoveo - un pigro ma imbattibile segugio - in una Roma lontana dallo stereotipo corrente. Anzi, rinnovata nella sua bellezza da una silenziosa signora in bianco. Tra le strade e le piazze ammantate, anche in questa storia - come per le altre volte - ad essere protagonista è il Male. "Sempre lui, sempre vivo, con i suoi peccati - dice Stillitano - in cerca di perdono". Un Male che si materializza dapprima in un baule rubato alla Stazione Termini, poi nel suo ritrovamento sul treno Milano-Roma e quindi nella scomparsa di una signora della Roma Bene, Clara Tebaldi, moglie di un potente e ricco esponente di quel mondo padrone della città di allora.     Un intrigo diffic...

Una voce di notte

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  Un torpore inerte ha invaso il commissariato di Vigàta: un tedio strascicato. Ammortisce pure il trallerallera di Catarella, che adesso incespica tra rebus e cruciverba. Montalbano legge un romanzo di Simenon, e distratto va sfogliando una vecchia annata della “Domenica del Corriere”: al telefono continua il dai e ridai querulo e molesto della suscettibile fidanzata, lontana sempre, lontanissima. Eppure un diversivo c’era stato. Due anziani bigotti, fratello e sorella, a furia di preterìe e giaculatorie, avevano rincappellato pazzia sopra pazzia. La loro demenza era arrivata al fanatismo delle armi. E la sceriffata santa aveva lasciato sul campo uno strumento di passioni tristi e appassite: una bambola gonfiabile, disfatta dall’uso; una di quelle pupazze maritabili che (diceva Gadda) tu le “basci, e ci piangi sopra, e speri icchè tu voi. E, fornito il bascio, te tu la disenfi e riforbisci e ripieghi e riponi, come una camiscia stirata”. Un’altra bambola gemella, ugualmente disfat...

Una lama di luce

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  “Un gorgo d’angoscia governa l’alterno respiro delle storie che nel romanzo si tramescolano. Il commissario Montalbano è in apprensione. Gli orli sfumati di un sogno trasudano malessere, sensazioni superstiziose, oscure premonizioni. Un pensiero laterale stenta a chiarirsi, e perdura nella realtà come sospettosa vigilanza; e come soprassalto a ogni minima coincidenza con lo squallore infausto del sogno che di uno straccio di terra aspra e solitaria ha fatto un obitorio a cielo aperto, con bara chiusa e cadavere da riconoscere, sotto una luce itterica e di meteoropatica influenza. Persino il consueto barbugliamento di Catarella si è dato in sogno negli arcani costernanti di una locuzione latina. La rotta sequenza delle indagini, su un’aggressione a mano armata e violenza carnale, su un traffico d’armi, e su degli esportatori di opere d’arte rubate, allinea e intreccia storie di donne di forte e deciso temperamento; mentre il commissario, così esposto al lato oscuro delle cose e ai...

Il gioco degli specchi

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  Il commissario Montalbano si tiene costantemente d’occhio. È frastornato dai trasognamenti. Ha paura di scivolare in un mondo che sempre più gli appare complice delle apparenze. Capisce che attorno a lui realtà e illusione si sfiorano e si confondono. Ha anche la sensazione di essere manovrato. Qualcuno, misterioso e inaccessibile, gioca ingegnosamente con lui. Cerca di confonderlo con il suo zelo epistolare e telefonico, con le sue anonime delazioni. Misura i passi del commissario. Li indirizza. Li spinge là dove è inutile che vadano, dove nulla sembra coincidere con nulla: lungo piste che, se sono giuste, si rendono irriconoscibili, si cancellano, o si labirintizzano. Montalbano ha una sua cultura cinematografica. E gli viene in mente il vecchio e glorioso film La signora di Shanghai di Orson Welles: il torbido noir, con tutti i suoi scombussolamenti, e tutti i suoi illusionismi barocchi. Montalbano entra nel film. E vede se stesso disorientato, dentro la scena finale, nella sa...

Il sorriso di Angelica

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  Gli anni non impediscono a Montalbano di riaccedere alle venture e agli incanti dell’esperienza adolescenziale: all’inadeguatezza emotiva, alle fantasticaggini, ai risalti del cuore, ai turbamenti, alla tenera e trepida lascivia; alle affezioni precipitose, anche: dagli scoppi d’ira, agli schianti di gelosia. Conosce a memoria la poesia “Adolescente” di Vincenzo Cardarelli. Recita a se stesso i versi sul “pescatore di spugne”, che avrà la sua “perla rara”. E sa, non senza diffidenza e discorde sospetto di decrepitezza, quando più e quando meno, tra il lepido e il drammatico, che “… il saggio non è che un fanciullo / che si duole di essere cresciuto”. Non crede invece, alla sua “saggezza”, la fidanzata Livia. E scambia per un tratto di guasconeria la confessione di un tradimento, fatta con la schiettezza propria dell’età men cauta. Montalbano è stato folgorato dalla bellezza, sensualmente sporca di vita, della giovane Angelica. Un misterioso personaggio, nascosto in un gomito d’om...

La caccia al tesoro

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  Un torpore inerte ha invaso il commissariato di Vigàta: un tedio strascicato. Ammortisce pure il trallerallera di Catarella, che adesso incespica tra rebus e cruciverba. Montalbano legge un romanzo di Simenon, e distratto va sfogliando una vecchia annata della “Domenica del Corriere”: al telefono continua il dai e ridai querulo e molesto della suscettibile fidanzata, lontana sempre, lontanissima. Eppure un diversivo c’era stato. Due anziani bigotti, fratello e sorella, a furia di preterìe e giaculatorie, avevano rincappellato pazzia sopra pazzia. La loro demenza era arrivata al fanatismo delle armi. E la sceriffata santa aveva lasciato sul campo uno strumento di passioni tristi e appassite: una bambola gonfiabile, disfatta dall’uso; una di quelle pupazze maritabili che (diceva Gadda) tu le “basci, e ci piangi sopra, e speri icchè tu voi. E, fornito il bascio, te tu la disenfi e riforbisci e ripieghi e riponi, come una camiscia stirata”. Un’altra bambola gemella, ugualmente disfat...

La danza del gabbiano

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  Prima di morire i gabbiani agitano freneticamente le ali in una sorta di danza macabra. Montalbano si lascia incantare dal gabbiano morente dalla finestra della sua casa di Marinella, ma fa presto a dimenticarlo. Sta infatti per andare in vacanza con Livia che è già giunta a Vigàta. Solo un salto al commissariato per lasciare tutto in ordine e poi finalmente partire. Giunto in ufficio Montalbano chiama i suoi a raccolta. Manca solo Fazio, il più fedele e puntuale dei suoi uomini. Non è tornato a casa, il cellulare è muto; il timore diventa allarme. Il commissario ripercorre le più recenti tracce di Fazio: è stato visto per l’ultima volta al molo, aveva appuntamento con un vecchio compagno di scuola, un ex ballerino finito nei pasticci. Qualcuno poi l’ha notato in campagna, in una zona disseminata di pozzi artesiani, forse un cimitero di mafia. E in effetti un primo cadavere affiora. #libri#gialli #ilcommissariomontalbano #camilleri  

L’età del dubbio

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  Nel corso di questo nuovo caso – “la più marina delle indagini di Montalbano” l’ha definita Camilleri – che si svolge tutto nel porto di Vigàta, tra yacht e cruiser, il lettore resterà colpito dal cambiamento che si è verificato nel commissario, come se Camilleri avesse voluto scavare più intensamente dentro i sentimenti del suo beniamino. Una mattina viene trovato nel porto di Vigàta un canotto, all’interno il cadavere sfigurato di un uomo. L’ha riportato a riva un’imbarcazione di lusso, 26 metri, abitata da una disinvolta cinquantenne e da un equipaggio con qualche ombra. Proprietaria e marinai devono trattenersi a Vigàta fino alla fine dell’inchiesta sul morto (ammazzato col veleno, stabilisce l’autopsia), ma intanto è proprio su di loro che Montalbano vuole indagare. #libri#gialli #ilcommissariomontalbano #camilleri  

Il campo del vasaio

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  Su un terreno nei dintorni di Vigàta, buono solo per ricavarne creta per i vasai, viene trovato il cadavere di un uomo. Sfigurato, squartato, chiuso in un sacco affiorato dopo una forte pioggia. Non si sa chi sia lo sconosciuto, ma nel frattempo una donna del paese denunzia la scomparsa del marito, un colombiano di origini siciliane, imbarcato su navi di lungo corso che fanno la spola tra il Sud America e l’Italia. È a quel punto che il commissario Montalbano si ricorda del racconto del Vangelo – il tradimento di Giuda, il pentimento, i trenta denari scagliati a terra e poi utilizzati per comprare il “campo del vasaio” per dare sepoltura agli stranieri. Semplici coincidenze? Il corpo della vittima è stato smembrato in trenta pezzi, il terreno in cui è stato ritrovato è buono per i vasai, il colpo di pistola alla nuca nel codice d’onore sta a significare tradimento, senza contare che il morto era uno straniero. Ma le convergenze sembrano costruite con troppa arte e anche se il del...

La pista di sabbia

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  Raprì l’occhi, si susì, annò alla finestra, spalancò le persiane. E la prima cosa che vitti fu un cavaddro, stinnicchiato di fianco supra la rina, immobile. La vestia era tutta ‘nsanguliata, gli avivano spaccato la testa con qualichi spranga di ferro, ma tutto il corpo portava i segni di una vastoniatura longa e feroci…” Il commissario ha appena il tempo di convocare i suoi uomini e il cavallo è sparito, rimane solo il segno del corpo sulla sabbia. Quello stesso giorno una donna “forestiera”, Rachele Estermann, denunzia al commissariato di Vigata il furto del suo cavallo mentre nelle scuderie di Saverio Lo Duca, uno degli uomini più ricchi della Sicilia, un altro purosangue è svanito nel nulla. Lo scenario della vicenda è il mondo delle corse clandestine, passatempo preferito di una certa aristocrazia terriera che scommette forte. È in quest’ambiente dorato che Montalbano deve indagare, perché, dopo il cavallo, viene trovato cadavere anche un custode delle scuderie. Fra maggiordo...

Le ali della sfinge

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  Non è un buon momento per il commissario Montalbano: con Livia continui litigi, incomprensioni ingigantite dalla distanza, nervosismo. Passato e futuro si ammantano nei suoi pensieri di una vaga nostalgia. E in una di queste serate di malinconia viene chiamato d’urgenza. In una vecchia discarica è stato trovato il cadavere di una ragazza. Nuda, il volto devastato da un proiettile, niente borse o indumenti in giro. Solo un piccolo tatuaggio sulla spalla sinistra – una farfalla – potrebbe favorire l’identificazione della donna. Parte l’indagine con un Montalbano svogliato, stanco di ammazzatine. Ma il caso lo trascina: ci sono altre ragazze con una farfalla tatuata sulla scapola, sono tutte dell’Europa dell’est, hanno trovato lavoro grazie all’associazione cattolica “La buona volontà” che le ha salvate da un destino di prostituzione. Montalbano non è persuaso. C’è qualcosa di poco chiaro all’interno di quell’organizzazione benefica? E mentre l’inchiesta va avanti, il commissario è ...

Better. Dannazione

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  Non esiste luce senza ombra. Non esiste amore senza dolore. Per Thomas e Vanessa amarsi non è mai stato facile. La loro storia è sempre in bilico fra estasi e dannazione, sospesa in un equilibrio instabile. Non bastano un cielo stellato da contemplare o una casetta sull’albero in cui rifugiarsi, il sentimento che li lega vive di notti infuocate e gelosia feroce, scintille di romanticismo e incomprensioni che paiono insormontabili. Dopo aver rischiato di perdersi, però, le cose sembrano aver preso finalmente a girare per il verso giusto. Per la prima volta Thomas accetta di mostrarsi vulnerabile e svela a Vanessa quali fantasmi lo perseguitano. Nel suo passato, infatti, c’è uno strappo, una tragedia che lo ha reso il grumo di rabbia e dolore che è oggi, un’anima spezzata incapace di legarsi. Eppure nemmeno questa ritrovata vicinanza sembra essere sufficiente, perché la sofferenza che lo attanaglia è troppo profonda. Mentre Thomas è prigioniero di una spirale autodistruttiva, Vanes...

CAPI DENZA STATO

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  Lo sapevi che Scalfaro mi disse che avevo ragione? Che il capo dello Stato ha un sacco di poteri e se lui aveva potuto usarli era perché io gli avevo aperto il solco? Lo stesso mi capitò con Ciampi. E l'identica scoperta la farà chiunque salga lassù. Sarà forte grazie alla formula che ha tenuto in piedi il Quirinale, e con esso l'Italia: i nostri poteri sono altissimi e vaghissimi, imprecisati e imprecisabili". Questa personalissima confidenza di Francesco Cossiga al quirinalista del Corriere della sera concentra almeno trentanni di riflessione sul ruolo e i poteri del presidente della Repubblica. Ed è proprio la consapevolezza che il Quirinale sia un luogo di poteri "altissimi e vaghissimi" che muove la penna del quirinalista del Corriere della sera, cioè Marzio Breda, a scandagliare nel suo attualissmo libro "Capi senza stato" (edito da Marsilio) l'attività di ben cinque capi di Stato.     "Negli ultimi trent'anni ho potuto verificare d...

Polvere negli occhi

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  Un giorno come tanti nell'ufficio del signor Fortescue. Come sempre la signorina Grasvenor, la segretaria personale del Direttore, alle dieci prepara il tè per il suo datore di lavoro. Ma questa volta accade qualcosa di assolutamente inatteso: subito dopo aver bevuto, il signor Fortescue viene colpito da terribili dolori e muore. Nelle tasche del cadavere, inspiegabilmente, viene ritrovata una manciata di chicchi di segale. Le indagini, subito avviate da Scotland yard, si concentrano attorno al Villino dei Tassi, la casa che il signor Fortescue divideva con alcuni famigliari, ma proprio qui ben presto si verifica un secondo omicidio. Il caso vuole che la seconda vittima sia una conoscente di Miss Marplee. Sarà proprio l'acuta vecchietta, con la sua logica implacabile, a risolvere l'intricata e bizzarra vicenda. #libri  #agathachristie  #gialli 

Istantanea di un delitto

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Rutherford Hall, campagna inglese, anni cinquanta. Manca poco a Natale. La signora McGillicuddy ha passato la giornata a fare acquisti e sta ritornando a casa in treno quando, improvvisamente, un altro convoglio si affianca al suo e l'anziana donna assiste suo malgrado a uno spettacolo sconvolgente: in una delle carrozze un uomo sta strangolando una donna. Terrorizzata, la signora cerca di avvertire il controllore e la polizia, ma nessuno le crede: non sono stati rinvenuti cadaveri e non è stata denunciata la scomparsa di nessuno. Fortunatamente, però, la signora McGillicuddy è una vecchia amica di Miss Marple... #libri  #agathachristie  #gialli  #poirot   

Poirot a Styles Court

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  Durante la Prima guerra mondiale, un giovane ufficiale inglese ferito al fronte, Arthur Hastings, viene ospitato per la convalescenza da un vecchio amico, John Cavendish. Il soggiorno nella residenza di campagna dei Cavendish nell'Essex, la lussuosa Styles Court, sarà però tutt'altro che tranquillo. La padrona di casa, matrigna di John, ha sposato un uomo di vent'anni più giovane, e i figliastri, scavalcati nell'eredità, sembrano tramare qualcosa. La governante è sicura che prima o poi la situazione possa precipitare e, in breve, la profezia si avvera. La padrona di Styles Court viene avvelenata e i sospetti si concentrano subito sui membri della famiglia. Per loro fortuna, in paese c'è un profugo belga dai grandi baffi, uno che di delitti se ne intende... Così nel 1920 il mondo scopriva il talento narrativo di Agatha Christie e faceva conoscenza con il suo detective, Hercule Poirot. A cent'anni dalla pubblicazione, "Poirot a Styles Court" è qui acco...

Miss Marple. I delitti deliziosi

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«Davvero, non ho alcun dono, se non forse una certa conoscenza della natura umana». Tutti i racconti che vedono come protagonista Miss Marple, la dolce, un po' svagata anziana signora della provincia inglese che risolve con acume i delitti più misteriosi, sono racchiusi in questo libro dal formato importante nel quale la vocazione narrativa della Regina del Giallo si esprime al suo meglio. #libri  #agathachristie  #gialli #missmarple

L'assassinio di Roger Ackroyd

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  King's Abbot è un tipico paesino della campagna inglese dove non succede mai nulla di speciale. Un giorno però qualcosa accade: l'uomo più ricco del paese, Roger Ackroyd, viene assassinato proprio quando sta per leggere una lettera che avrebbe fatto luce sul misterioso suicidio di un'amica, la signora Ferrars. Il delitto getta nello sgomento la piccola comunità. Ma, in particolare tra gli amici e i parenti della vittima, non tutti hanno da dolersi dell'accaduto. Almeno così sembra credere un buffo investigatore belga in pensione, trasferitosi da poco nel villaggio per coltivare zucche: l'ineguagliabile Poirot. Sarà lui a scoprire che la realtà è ben diversa da come appare e che tutti, anche le persone insospettabili, hanno qualcosa da nascondere. Con uno scritto di Leonardo Sciascia. #libri  #agathachristie  #gialli

Delitti di mezza estate

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 Quando le temperature aumentano, si moltiplicano anche le occasioni di commettere crimini. Dalla Cornovaglia alla riviera francese, tra templi greci, cottage inglesi e le acque del Nilo, i più celebri detective nati dalla fantasia e dalla penna di Agatha Christie risolvono spinosi casi di delitti compiuti sotto il solleone. Perché l'acume di Miss Marple, Hercule Poirot, Parker Pyne e Mr Harley Quinn non va mai in vacanza. Sono loro i protagonisti dei dodici racconti compresi in questo volume: un'antologia che, anche nelle giornate più afose, non potrà che dare i brividi. #libri  #agathachristie  #gialli

Questione di vita e di cuore

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  L'amore può far compiere le imprese più grandiose... o i delitti più efferati. In questa raccolta di racconti Dame Agatha esplora il lato oscuro del sentimento: crimini passionali, cuori spezzati, relazioni decisamente pericolose. Ad affrontare le indagini e a sciogliere gli enigmi, i detective più amati, da Hercule Poirot a Miss Marple, da Harley Quin a Parker Pyne, fino all'inossidabile coppia Tommy e Tuppence, che ha fatto del binomio amore/indagine uno stile di vita. Una raccolta di racconti per tutti gli innamorati... del giallo d'autore. #libri  #agathachristie  #gialli

Casa desolata

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  Scritto e pubblicato a dispense tra il 1852 ed il 1853,   Casa Desolata   è considerato uno dei primi esempi di   detective stories . Storia e satira di una causa legale che si trascina da tempi immemorabili, con i litiganti in attesa di fortune che non arriveranno mai, di intrighi e di piste poliziesche,  Bleak House  è al contempo raffinata descrizione della società londinese di metà Ottocento e romanzo «nero»: sullo sfondo, morti misteriose, vecchie case decrepite, figli illegittimi, luridi vicoli di angiporto #libri #letteraturainglese #romanzi #wendsdaybook #ilibridellottocento

La signora di Wildfell Hall

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  Chi è l'affascinate signora nerovestita che si è installata nella decrepita, isolata residenza di Wildfell Hall? Quella donna sola, che vive con un bambino e un'anziana domestica, sarà davvero la giovane vedova che dice di essere? Helen Graham è estremamente riservata e il suo passato è avvolto in un fitto mistero. Fa il possibile per ridurre al minimo i contatti con i suoi vicini, a costo di apparire scostante e ombrosa, e trascorre le giornate dipingendo e prendendosi cura - fin troppo amorevolmente, dice qualcuno - del piccolo Arthur. Ma Gilbert Markham, giovane gentiluomo di campagna tutto dedito ai suoi terreni e al corteggiamento di fanciulle tanto graziose quanto superficiali, è subito punto da una viva curiosità per quella donna che lo tratta con insolita freddezza. Il comportamento schivo di Helen suscita presto voci e pettegolezzi maligni e lo stesso Gilbert, che pure è riuscito a stringere una bella e intensa amicizia con lei, è portato a sospettare. Solo quando la...

Ragione e sentimento

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  Lo scenario è la lussureggiante campagna inglese. Siamo a cavallo fra due secoli, Settecento e Ottocento. Tre sorelle perdono il padre, venendo a trovarsi in ristrettezze economiche a causa dell'avidità della cognata. Le reazioni a catena generate dall'improvvisa povertà influenzeranno profondamente le loro vite, anche negli aspetti sentimentali più privati. Jane Austen costruisce attorno a due delle sorelle una corrente emozionale potentissima, utilizzando la prima, Elinor, come incarnazione della "ragione" e l'altra, Marianne, del "sentimento". La tensione fra queste due forze, egualmente potenti, consente a Jane Austen di intessere una storia indimenticabile, amatissima dai lettori e dalle lettrici sin dalla prima pubblicazione di due secoli fa, nel 1811. Introduzione di Sara Poledrelli. #libri #letteraturainglese #romanzi #wendsdaybook

Il ritratto di Dorian Gray

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  Considerato dai critici del tempo un testo scandaloso per la sua sfida alla morale e alle convenzioni, "Il ritratto di Dorian Gray" è ormai unanimemente riconosciuto come uno dei capolavori della letteratura inglese. Dorian Gray, un giovane bellissimo e vizioso, si è fatto ritrarre dal pittore Basil Hallward. Ossessionato dalla paura di invecchiare, per una sorta di patto con il diavolo riesce a far sì che sia il ritratto a corrompersi al posto suo, mentre la freschezza e la perfezione del suo viso rimangono sorprendentemente intatte. In questo modo Dorian può abbandonarsi ai piaceri e ai delitti più sfrenati, senza che alcun segno intacchi il suo fisico. Ma la favola è destinata a trasformarsi ben presto in tragedia, e il ritratto diviene l'emblema della corruzione morale del giovane. In questa edizione di pregio il romanzo simbolo dell'estetismo viene impreziosito dalle decorazioni e dalle immagini di Henry Keen, uno dei maggiori illustratori dell'epoca, in gr...

Middlemarch

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  Pubblicato a puntate tra il 1871 e il 1872, "Middlemarch" è, nel variegato paesaggio del romanzo inglese di fine Ottocento, tra i punti più alti mai raggiunti in termini di capacità di rappresentazione della complessità delle psicologie e di attenzione quasi d'ordine sociologico all'ambiente sociale (il sottotitolo, "Studi di vita in provincia", definisce da subito il contesto). Al centro della storia è proprio l'immaginaria cittadina inglese di Middlemarch, all'interno della quale si articolano i destini di quattro personaggi e di due matrimoni infelici, indagati da George Eliot nei loro più impercettibili interstizi attraverso lo strumento chirurgico di uno stile espressivo sempre acuminato. Il romanzo che permette di comprendere la solidissima fragilità dell'Inghilterra vittoriana. #libri #letteraturainglese #romanzi #wendsdaybook

Grandi speranze

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  Pubblicato nel 1861, "Grandi speranze" è il romanzo di formazione di un giovane londinese dal carattere incostante, Philip Pirrip, detto Pip, un povero ragazzo del popolo che, attraverso una serie di eventi straordinari, riesce a elevarsi a una condizione sociale superiore, affrancandosi così dale proprie origini per le quali prova un sentimento di fastidio e rancore. Ma in seguito, ammaestrato dalle mutevoli sorti della vita, imparerà ad apprezzare quel mondo umile che aveva lasciato per inseguire le sue "grandi speranze". E alla fine Pip capirà quali sono i veri valori che ogni uomo deve custodire in sé, traendone indicazioni su come agire #libri #letteraturainglese #romanzi #wendsdaybook

La fiera della vanità

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  Becky Sharp vive in Gran Bretagna nell'anno 1819, è giovane, bella, parla francese, sa cantare e suonare il piano. Ma al contrario della sua amica Amelia, perfetta guida di moralità, Becky vuole una vita comoda, e sa bene che gli agi non si comprano con le virtù. Nel suo mondo, il mondo reale, i giovanotti parlano di moda, i ladri non sono affatto galanti e il gentiluomo ha un nome da ronzino. L'eroe non trova posto nella vita reale, e neanche tra le pagine di Thackeray. Acuto specchio della visione sociale dell'autore, La fiera della vanità è un romanzo vivace e multiforme, dotato di una tagliente leggerezza nell'affrontare il ridicolo, dove la Storia e il quotidiano vivono sulla stessa pagina senza contraddizioni e creano una delle più realistiche raffigurazioni del XIX secolo. Pubblicato all'epoca come romanzo a puntate, fu subito acclamato dai lettori come un moderno bestseller, e rimane oggi, anche grazie alla trasposizione cinematografica di Mira Nair del 20...

Cime tempestose

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  «Se tutto il resto scomparisse e restasse solo lui, continuerei a esistere.» "Un romanzo in cui domina la violenza sugli uomini, sugli animali, sulle cose, scandito da scatti di crudeltà sia fisica sia, soprattutto, morale. Un romanzo brutale e rozzo – sono gli aggettivi utilizzati dalla critica dell'epoca – che scuoteva gli animi per la sua potenza e la sua tetraggine e che narra il consumarsi di un'inesorabile (sino a un certo punto) vendetta portata avanti con fredda meticolosità dal disumano Heathcliff. «Cime tempestose» è un romanzo selvaggio, originale, possente, si leggeva in una recensione della «North American Review», apparsa nel dicembre del 1848, e se la riuscita di un romanzo dovesse essere misurata unicamente sulla sua capacità evocativa, allora «Wuthering Heights» può essere considerata una delle migliori opere mai scritte in inglese. Tomasi di Lampedusa esprimeva il suo entusiastico e ammirato giudizio su «Cime tempestose»: 'Un romanzo come non ne son...

Jane Eyre

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  «Anche senza guardarmi, mi costringeva ad amarlo.» La giovane orfana Jane Eyre entra come istitutrice presso la nobile residenza di Thornfield Hall dopo aver trascorso infanzia e adolescenza tra la casa di parenti crudeli e il triste asilo di Lowood. Dovrà occuparsi dell'educazione della piccola Adèle, pupilla del misterioso signor Rochester. Il burbero padrone di casa, attratto dal carattere indipendente e dall'intelligenza della ragazza, presto se ne innamora. La vicenda sembra destinata al più classico dei finali, ma le antiche mura di Thornfield Hall celano un segreto… Di forte matrice autobiografica,  Jane Eyre  è un romanzo di acuta sensibilità psicologica, pervaso – forse per la prima volta nella storia della letteratura femminile – da una sottile sensualità. #libri #letteraturainglese #romanzi  #wendsdaybook

Orgoglio e pregiudizio

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  «Non aveva mai capito di amarlo tanto come ora, quando l'amore era vano.» Jane Austen è una delle poche, autentiche grandi scrittrici che hanno saputo fare breccia nei cuori e nelle menti di utti i lettori, senza eccezioni. Fra i suoi tanti capolavori,  Orgoglio e pregiudizio  (pubblicato nel 1813) è sicuramente il più popolare e amato: le cinque figlie dell'indimenticabile Mrs Bennet, tutte in cerca di un'adeguata sistemazione matrimoniale, offrono l'occasione per tracciare un quadro frizzante e profondo della vita nella campagna inglese di fine Settecento. I destini di Elizabeth, Jane, Mr Bingley e dell'ombroso Mr Darcy intrecciano un balletto irresistibile, una danza psicologica che getta luce sulla multiforme imprendibilità dell'animo umano, specie quando si trova alle prese con l'amore o qualcosa che all'amore somiglia. #libri  #romanzo  #letteraturainglese  #romanzi 

La vampa d’agosto

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  Caldo torrido, estenuante, sole implacabile: è questa la vampa del mese più infuocato della torrida estate siciliana, ma è anche l’ardore e la passione che infiammano Montalbano. Siamo in agosto, Mimì Augello ha dovuto anticipare le ferie e Montalbano è costretto a rimanere a Vigàta. Livia vorrebbe raggiungerlo, ma per non restare sola, con Montalbano sempre al lavoro, pensa di portare con sé un’amica (con marito e bambino) e chiede a Salvo di affittare una casa sul mare per loro. La vacanza scorre nella villetta sul mare, silenziosa, verde. Ma un giorno il bambino sparisce. Montalbano accorre e scopre in giardino un cunicolo che rivelerà clamorose sorprese tra cui un baule con il cadavere di una ragazza scomparsa sei anni prima. #libri#gialli #ilcommissariomontalbano #camilleri

La luna di carta

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  “Quann’era picciliddro, una volta sò patre, per babbiarlo, gli aveva contato che la luna ‘n cielu era fatta di carta. E lui, che aviva sempre fiducia in quello che il patre gli diciva, ci aviva criduto. E ora, maturo, sperto, omo di ciriveddro e d’intuito, aviva nuovamente criduto come un picciliddro a dù fìmmine…, che gli avivano contato che la luna era fatta di carta.” Torna il sangue nelle inchieste di Montalbano: un delitto spietato in una casa alla periferia di Vigata. Tutto sembra condurre alla pista passionale. Ma il commissario non si lascia ingannare. Come già ne “La pazienza del ragno” incontriamo un commissario Montalbano più del solito pensieroso, quasi intimista. #libri#gialli #ilcommissariomontalbano #camilleri

La pazienza del ragno

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  L’inchiesta più dura del commissario Montalbano comincia con un cadavere pescato per caso in alto mare. L’incrocia Montalbano mentre nuota al limite dello stordimento per lavarsi di dosso una notte di cattivi pensieri e malumori. I fatti politici, certi eventi di repressione poliziesca, l’atteggiamento verso gli immigrati: tutto cospira a farlo sentire un isolato, e il cadavere anonimo, destinato a restare senza giustizia, archiviato da banale caso di clandestino immigrato, sembra armonizzarsi macabramente con il suo senso di solitudine. Per il commissario è una sfida, che lo scuote dal proposito di dimettersi, e lo spinge in una inchiesta doppia, su delitti apparentemente indipendenti e accomunati solo dalla ferocia. #libri#gialli #ilcommissariomontalbano #camilleri

Il giro di boa

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  L’inchiesta più dura del commissario Montalbano comincia con un cadavere pescato per caso in alto mare. L’incrocia Montalbano mentre nuota al limite dello stordimento per lavarsi di dosso una notte di cattivi pensieri e malumori. I fatti politici, certi eventi di repressione poliziesca, l’atteggiamento verso gli immigrati: tutto cospira a farlo sentire un isolato, e il cadavere anonimo, destinato a restare senza giustizia, archiviato da banale caso di clandestino immigrato, sembra armonizzarsi macabramente con il suo senso di solitudine. Per il commissario è una sfida, che lo scuote dal proposito di dimettersi, e lo spinge in una inchiesta doppia, su delitti apparentemente indipendenti e accomunati solo dalla ferocia. #libri#gialli #ilcommissariomontalbano #camilleri

L’odore della notte

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  A Vigàta è tornato l’inverno. E il commissario Montalbano non è più un ragazzino. Lo si avverte perché i segni lasciati da tutte le inchieste passate riaffiorano qua e là, con i colori della nostalgia, a ogni passo di quest’ultimo caso. Un caso anomalo in cui il cadavere non spunta all’inizio, e Montalbano non ne è proprio il titolare, ma vi si intrufola. Troppe coincidenze lo spingono. Scava nella scomparsa di un finanziere truffatore, che si è portato via i soldi di mezzo paese e dintorni, e poi del suo aiutante. E la soluzione sarebbe una fuga banale, col malloppo sottratto ai molti polli dell’epoca della borsa, connessa a un omicidio, se assai più carica di dolente orrore non si profilasse una soluzione laterale. #libri#gialli #ilcommissariomontalbano #camilleri

La gita a Tindari

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  Il commissario Montalbano è impegnato in una nuova indagine tra l’immaginaria Vigàta e il promontorio di Tindari. Un triplice omicidio è avvenuto: un giovane dongiovanni che viveva al di sopra dei suoi mezzi apparenti, due anziani pensionati seppelliti in casa che improvvisamente decidono una gita a Tindari. Li collega, sembra, solo un condominio. Ma Montalbano ha una maledizione, sa leggere i segni che provengono dall'”antichissimo” che vive nel “modernissimo” continente Sicilia: lo aiutano un vecchio ulivo contorto, la sua squadra, la svedese Ingrid, un libro di Conrad e un Innominato senza pentimento. #libri#gialli #ilcommissariomontalbano #camilleri